I santi meditavano spesso sulla dolorosa Passione di Cristo, era la loro meditazione preferita (tutto l'anno, non solo durante la Settimana Santa), poiché meditando sulle atroci sofferenze patite da Gesù per la nostra salvezza eterna, si infiammavano di amore per il Redentore Divino. Che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo Dio? Il nostro scopo è appunto quello di conoscere, amare e servire il Signore, per salvarci l'anima e andare in Cielo ad amare la Santissima Trinità in eterno.

Le anime devote si commuovono nel meditare sull'agonia di Gesù nell'orto del Getsemani, sul tradimento di Giuda e l'arresto del Redentore, sulla flagellazione, gli sputi dei soldati, la coronazione di spine, la condanna a morte di Gesù, la salita al Calvario, la crocifissione, il pianto della Madonna e la morte di Cristo in croce.

Cristo merita d'essere amato da noi

Gesù Cristo è morto per noi uomini. Che potente motivo per obbligarci ad amarlo! Quanto più si pensa a quanto è grande Dio, e a quella misera creatura che è l'uomo, tanto più è mirabile il pensiero di un Dio morto per l'uomo. E chi è mai questo Dio? E chi son mai questi uomini? Iddio è un essere infinitamente grande, santo e onnipotente. L' uomo è una creatura piccola, misera e debole. E che significa Dio morire per l'uomo? Significa che questa grandezza, questa onnipotenza, questa sovrana padronanza sacrifica la sua vita di infinito prezzo e valore per una creatura così miserevole. Anima mia, non puoi non rimanere attonita per questo! L'uomo è fatto per sacrificarsi a Dio. In questo sacrificio consiste la gloria e la felicità dell'uomo. Ma che quel meraviglioso Iddio si sacrifichi per l'uomo, questa, o anima mia, è una stupenda meraviglia della sua bontà e del suo amore. Iddio desidera tanto il cuor dell'uomo e i suoi più teneri affetti, che per ottenerli non crede mai di dar troppo, benché dia tutto. Tu sei quell'uomo, per cui Iddio fa tanto, sino a sacrificare sé medesimo. Ricuserai tu, o anima mia, di dare il tuo cuore a Dio che lo compra a sì caro prezzo? Tu, o anima mia, che hai un cuore sì tenero per le creature, non ti sentirai commuovere ad amare il tuo Dio che è morto per te? Proponi dunque di farlo, affermando spesso che l'ami sopra ogni bene, che gli sei sommamente obbligata per l'amor suo e che tu vuoi servirlo per amore.