I santi meditavano spesso sulla dolorosa Passione di Cristo, era la loro meditazione preferita (tutto l'anno, non solo durante la Settimana Santa), poiché meditando sulle atroci sofferenze patite da Gesù per la nostra salvezza eterna, si infiammavano di amore per il Redentore Divino. Che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo Dio? Il nostro scopo è appunto quello di conoscere, amare e servire il Signore, per salvarci l'anima e andare in Cielo ad amare la Santissima Trinità in eterno.

Le anime devote si commuovono nel meditare sull'agonia di Gesù nell'orto del Getsemani, sul tradimento di Giuda e l'arresto del Redentore, sulla flagellazione, gli sputi dei soldati, la coronazione di spine, la condanna a morte di Gesù, la salita al Calvario, la crocifissione, il pianto della Madonna e la morte di Cristo in croce.

Amare Gesù

[ Brano tratto dalla lettera circolare dell'8 dicembre 1882 della Beata Maria Deluil-Martiny, zelantissima Fondatrice delle “Figlie del Cuore di Gesù”]

La Servianne, 8 Dicembre 1882

Carissime Figlie in Cristo,
                                          siamo giunte al primo giubileo della Fondazione del nostro piccolo Istituto! […] I vostri cuori traboccano di gioia e di riconoscenza; che potrei aggiungere ai vostri sentimenti e alla vostra religiosa commozione? Lasciatemi almeno lanciarvi il grido che errompe dal profondo della mia anima: Amore, amore!

Amore a Dio che ha tanto amato il mondo da mandare il suo unico Figlio per salvarlo! Amore all'Agnello che ci ha lavati nel suo Sangue adorabile e si è immolato per redimerci! Amore a Gesù Ostia che da dieci anni si degna di rimanere esposto sui modesti altari dei nostri monasteri! Amore al Cuore divino che ha conquistato i nostri cuori! Sorelle e Figlie carissime, vorrei comunicarvi la celeste Passione di Gesù Cristo. Egli è venuto a portare il fuoco dell'Amore sulla terra; che posso desiderare se non che esso infiammi le vostre anime? Vorrei vedervi divorate da questo amore; ma non di un amore di desideri e di sentimenti infecondi, bensì di un amore in opere e verità che va fino all'estrema dedizione e si lascia portare dall'Amato fino all'estrema immolazione. Per aggiungere fiamme al vostro fuoco di amore vi ricordo e vi metto al vivo come è odiato in questo tempo infelice Colui che amiamo; quanto è disprezzato Colui che adoriamo; quanto è oltraggiato Colui che serviamo in ginocchio.

L'Amore non è conosciuto, l'Amore non è amato, Sorelle mie! Quando ho visto l'odio del mondo per Dio che è Amore; il disprezzo e gli oltraggi del mondo per Colui che è Padrone di ogni potere in cielo e in terra; quando ho visto l'Armata di Satana devastare il campo delle anime per le quali il mio Salvatore ha versato il Suo Sangue, «il mio cuore si è liquefatto come cera nel mio petto», e per mezzo dell'amore che desidera fare di più di quanto è in suo potere e crede che tutto gli sia possibile, ho osato chiedere al Divino Amore di formarsi una piccola falange di Vergini che siano i Serafini della terra, anime pronte alla sofferenza ardenti nella dedizione e che nulla, all'infuori dell'obbedienza guidata dalla prudenza che spetta all'Autorità, possa arrestare sulla via del sacrificio; anime completamente abbandonate alla sua azione divina, nelle quali si compiano interamente i suoi disegni di misericordia; anime eucaristiche riparatrici e apostoliche; anime ostie unite a Lui, trasformate in Lui, offerte e sacrificate da Lui; che non vivono più, ma nelle quali Egli viva, la cui vita sia nascosta con Lui in Dio; ostie vive nelle quali Egli completi, in un certo modo, la sua Passione, e di cui Egli disponga secondo il suo beneplacito per la sua gloria. Sorelle, è un sogno il mio? A voi la risposta, a voi il provare a Gesù con lo slancio e la generosità dei vostri cuori, che Egli non vi ha chiamate invano nel suo santuario e attorno al suo altare!